BIO-RES biological researches dopo lo studio nel 2020-2021 affidato dal FLAG FVG sulla fattibilità alimentare delle meduse, sta promuovendo un tipo di filiera orientata ai futuri gestori dei ristoranti e delle cucine ed una materia prima che si sta diffondendo (purtroppo in modo massivo) anche nei nostri mari. Biores ha unito in un progetto i bloom nord adriatici e la tavola dei potenziali consumatori seguendo un percorso di interazione tra la tradizione orientale, l’utilizzo locale di meduse importate e la diffusione di conoscenze della cucina tradizionale a cui connettere il Polmone di mare Rhizostoma pulmo, medusa molto comune. Grazie a questa esperienza del tutto innovativa, se non altro come approccio al consumatore, gli studenti hanno mosso i primi passi per un percorso legato allo studio, trattamento e varie tecniche di utilizzo della medusa, proveniente dal Mercato ittico di Grado, come possibile componente aggiuntiva/sostitutiva di alcuni ingredienti comunemente utilizzati in cucina.
Sei giornate in cui i giovani chef e docenti dell’ISMI – Istituto Superiore per il Made in Italy di Noventa (PD) coordinati dal loro preside Emanuele Apostolidis e dal vulcanico professor Cazzin, in un lavoro di simulazione di una vera filiera, portando la medusa al tavolo di un ristorante, stanno rivoluzionando il modo di pensare il made in Italy, il prodotto e l’idea del consumatore. Considerata novel food contro la crisi alimentare e climatica, la medusa ha permesso di creare piatti gustosi abbinata ai sapori tipici veneti. Le meduse sono sempre più diffuse e numerose nei nostri mari; sono ricche di proteine, collagene, magnesio, potassio e povere di calorie e grassi e da sempre sono presenti nelle diete alimentari delle cucine orientali. Queste ragioni legate al fatto che la biodiversità e biodisponibilità di molti ingredienti sta cambiando a causa dell’inquinamento e dei cambiamenti climatici, ha portato a pensare che le meduse saranno il cibo del futuro.